Sport acquatici: i benefici e i limiti per il piede e la postura
Il nuoto è generalmente visto come uno degli sport più completi e salutari per i bambini, grazie ai suoi numerosi benefici per la salute cardiovascolare, la coordinazione e la forza muscolare. Tuttavia, nonostante i suoi indubbi vantaggi, ci sono degli aspetti che potrebbero non essere così evidenti, ma che meritano attenzione, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del piede e della postura.
Approfondiamoli insieme:
1.Nuoto e camminare: due mondi di movimento a confronto
Sebbene il nuoto coinvolga il corpo in modo armonioso e completo, non imita il movimento naturale che compiamo quotidianamente: camminare. Camminare, infatti, è un’attività che attiva i muscoli in modo bilanciato e ritmico, mentre il nuoto coinvolge movimenti che forzano l’uso di certi gruppi muscolari (come i muscoli delle gambe e dei piedi) in posizioni specifiche utili al gesto dello spostamento in acqua.


Cosa significa? In acqua, i movimenti sono fluidi e il corpo è sospeso, il che fa sì che il peso non venga distribuito uniformemente come quando camminiamo. I piedi non sono costretti a sostenere il peso del corpo e, a lungo andare, questo può alterare il modo in cui i muscoli, in particolare quelli del polpaccio e del piede, si sviluppano. Mentre il nuoto rafforza alcuni gruppi muscolari, non stimola i piedi nel modo in cui farebbe la camminata, che è essenziale per il loro sviluppo.
2. Nuoto e propriocezione del piede: un legame debole?
La propriocezione è la capacità del nostro corpo di percepire la posizione e il movimento delle sue parti nello spazio senza bisogno di guardarle. Questo e’ dovuto ad una fitta rete di recettori che inviano messaggi al cervello circa l’interazione del piede con l’ambiente esterno. Per i piedi, questa funzione è fondamentale per camminare, correre e mantenere l’equilibrio. Camminare su superfici diverse, ad esempio, stimola i recettori del piede, aiutando a sviluppare una propriocezione forte e reattiva
Il ruolo del nuoto nella propriocezione:
Nel nuoto, però, i piedi non toccano il suolo né si confrontano con superfici variabili. Questo significa che i recettori sensoriali del piede ricevono meno stimoli rispetto ad attività come camminare o correre. I piedi si muovono in acqua, ma senza il contatto diretto con superfici solide, la loro capacità di percepire pressione, equilibrio e variazioni di terreno può indebolirsi.
Se ci pensate bene, la zona di spinta del piede durante il nuoto e’ la parte dorsale del piede e non quella plantare.
Perché è importante la propriocezione del piede?
Una propriocezione debole può tradursi in difficoltà nell’equilibrio, una camminata meno stabile e una maggiore vulnerabilità a infortuni, soprattutto quando il bambino torna a svolgere attività che richiedono movimenti complessi o il contatto con il suolo. Per i bambini in crescita, sviluppare una propriocezione forte è cruciale per prevenire disfunzioni motorie e migliorare il coordinamento.
3. Il polpaccio accorciato: un rischio nascosto del nuoto:
Una delle principali problematiche che potrebbe sorgere nel nuoto, soprattutto nei bambini che lo praticano frequentemente,e che sono in fase di sviluppo, è l’accorciamento del muscolo del polpaccio. Il piede durante il nuoto si trova in una posizione di flessione plantare in cui il muscolo del polpaccio si trova in accorciamento. Se non si alternano adeguatamente con movimenti di stretching, questo può portare a una riduzione sua elasticità e capacità di estensione.
Perché è un problema? Un polpaccio che si accorcia senza una corretta mobilizzazione può compromettere l’andatura del bambino quando cammina o corre, in quanto il muscolo del polpaccio non sarà in grado di allungarsi e muoversi liberamente come dovrebbe. Questo può portare a disfunzioni nella camminata, con possibili effetti negativi anche sui tendini di Achille, che sono sollecitati in modo anomalo.

Come evitare questi problemi? Incoraggiare i bambini a praticare attività che favoriscano l’allungamento dei muscoli, come lo stretching post-allenamento, e bilanciare il nuoto con esercizi che promuovano il cammino naturale e la mobilità del piede, è fondamentale per prevenire danni posturali
Cosa fare quindi per un approccio equilibrato?
Sebbene il nuoto sia uno sport eccellente per lo sviluppo fisico, è importante che i genitori e gli allenatori bilancino la pratica con altre attività che favoriscano il movimento naturale e stimolino i piedi. Attività come camminare a piedi nudi, correre su terreni morbidi e praticare stretching (guarda il video di seguito) possono essere molto utili per equilibrare i muscoli e favorire lo sviluppo naturale del piede e della postura.

