Cos’è la Fascite Plantare?
La fascite plantare è un problema molto comune. Quando affligge un atleta, può avere un grande impatto negativo sulla performance o, addirittura, impedirne lo svolgimento.
É l’infiammazione dell’aponeurosi plantare, quella fascia fibrosa che, sotto la pianta del piede, collega il calcagno alle teste dei metatarsi.
Quali sono le cause?
Le cause principali includono sovraccarico eccessivo, utilizzo di calzature inadeguate, anomalie biomeccaniche o incrementi improvvisi dell’attività fisica. Anche la permanenza prolungata in posizione eretta e il sovrappeso possono contribuire allo sviluppo della fascite plantare.
Sintomi
Intenso dolore al tallone, soprattutto quando si muovono i primi passi al mattino o dopo periodi di inattività della giornata, quando si torna a caricare sui piedi. Il dolore aumenta con il movimento e si allevia con il riposo. Una sensibilità aumentata sotto la pianta del piede, vicino al tallone, più pronunciata nella parte mediale dove c’è l’attaccatura della fascia all’osso del calcagno.
Trattamento della fascite plantare
Un intervento precoce è fondamentale per prevenire il peggioramento della condizione che, altrimenti, trova tempi molto più lunghi per offrire un recupero completo.
- Nella fase acuta può aiutare a ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore, l’utilizzo del ghiaccio e il riposo.
- Esercizi di stretching specifici e rafforzamento dei muscoli del polpaccio, al tendine d’Achille e alla fascia plantare possono migliorare la flessibilità e la forza, riducendo la tensione sui tessuti interessati, soprattutto effettuati la mattina prima di mettere i piedi a terra.
- Ortesi plantari su misura, con uno scarico morbido nella zona del tallone, un leggero rialzo per riposare il tendine d’Achille che, in continuità con la fascia plantare, se accorciato, aggiunge tensione alla fascia plantare stessa ed un sostegno dell’arco plantare longitudinale, anch’esso a togliere tensione.
Evoluzione della fascite plantare non trattata: la spina calcaneare
Se non si agisce sulle cause della fascite plantare in breve tempo, il perpetrarsi dell’infiammazione porta ad una condizione che viene detta spina o sperone calcaneare. In pratica l’infiammazione nella zona di inserzione del tendine porta ad una ossificazione dello stesso in quella sede. Radiograficamente si vedrà infatti quella porzione di tendine molto più bianca, assumendo una forma triangolare, con la base all’attaccatura dell’osso e la punta rivolta verso la lunghezza del tendine.
Strategie di recupero
Il recupero dopo una fascite plantare richiede pazienza, coerenza ed un piano di riabilitazione completo poiché i tempi variano da soggetto a soggetto e, nei casi di infiammazione prolungata, sono molto lunghi, andando dalle poche settimane anche a qualche mese. Alcune strategie da seguire per aiutare nel processo di recupero:
- Fondamentale la triade che vi raccomandiamo: Riposo-Esercizi di stretching-Ortesi plantare. Esercizi da effettuare al mattino prima di mettere i piedi a terra coadiuvati da un massaggio di riscaldamento specifico per i muscoli del polpaccio e della pianta del piede.
- Calzature adeguate. È importante indossare sempre calzature con una giusta ammortizzazione, adatte all’inserimento di un plantare. Gli atleti dovrebbero sostituire regolarmente le scarpe usurate e scegliere calzature specifiche per lo sport praticato;
- Un ritorno graduale all’attività. Reintrodurre gradualmente l’attività fisica è essenziale per prevenire le lesioni. Gli atleti dovrebbero iniziare con esercizi a basso impatto e aumentare gradualmente l’intensità e la durata in base alla propria resistenza, senza sentire sforzo;
- Cross-Training. Inserire attività a basso impatto, come il nuoto, il ciclismo, lo yoga, etc all’interno dell’allenamento può aiutare a mantenere un tono cardiovascolare alto, la forza muscolare riducendo al minimo lo stress sui piedi;
- Ascoltare il proprio corpo. Gli atleti dovrebbero evitare di spingere durante la fase acuta e dare priorità al riposo ed al recupero quando è necessario;
- Non sottovalutare l’alimentazione e l’idratazione. Mantenere una dieta equilibrata, varia e ricca di vitamine aiuta nel recupero delle infiammazioni come questa.